martedì 31 maggio 2011

IL TUO 5xMILLE VOLTE NO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE




Cari Amici anche quest’anno la legge finanziaria consente di destinare la quota del 5 per mille della tua imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), relative all’anno 2010, alle organizzazioni non-profit per sostenere le loro attività.
Con questo meccanismo puoi vincolare una quota delle tue imposte al sostegno di Enti come il nostro che svolgono attività socialmente rilevanti.

Il 5 per mille non è un’imposta aggiuntiva ma viene decurtato da quanto destinato allo Stato per devolverlo ad attività e progetti specifici (se non firmi, il 5x1000 non rimane comunque a te ma viene prelevato dallo Stato).

Apponendo la tua firma nel riquadro prescelto ed inserendo nei modelli per la dichiarazione dei redditi - CUD, 730 o Unico - il nostro codice fiscale 97202420820, comunicherai all’erario l’intenzione di devolvere il tuo contributo all'Associazione Fidelis Onlus

In base alla nuova formulazione del cinque per mille, questi sono i destinatari:

> Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale,
> Le associazioni di promozione sociale,
> Le associazioni riconosciute che operano nei settori di cui l'articolo 10, c. 1, lett a), del D.Lgs n.460 del 1997;
> Gli enti di ricerca scientifica e universitaria;
> Gli enti di ricerca sanitaria;
> I comuni di residenza (sostegno alle attività sociali);
> Le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge;

COME FARE:

È davvero semplice:

compila il modulo 730, il CUD oppure il Modello Unico;
firma nel riquadro "Sostegno delle associazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute....."

indica il codice fiscale dell’Associazione Fidelis Onlus:

97202420820

Può destinare il 5x1000 anche chi non compila la dichiarazione dei redditi, ovvero la persone che hanno solo il modello CUD fornitogli dal datore di lavoro o dall'ente erogatore della pensione.
È sufficiente compilare la scheda e presentarla, in busta chiusa:

> allo sportello di un ufficio postale o a uno sportello bancario che provvederà a trasmetterle all'Amministrazione finanziaria (il servizio è gratuito)
oppure
> a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (commercialista, CAF, etc.) Quest'ultimo deve rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta, attestante l'impegno a trasmettere le scelte.

Sulla busta occorre scrivere: “scelta per la destinazione del cinque per mille dell'Irpef", e indicare cognome, nome e codice fiscale del contribuente”

RICORDA: Il 5 per mille non sostituisce l'8 per mille e non costa nulla al contribuente, ma è un modo per poter scegliere quali realtà sostenere con le imposte che paghi. Si tratta di imposte che sarebbero comunque dovute andare allo Stato. Scegliendo di destinare il 5 per mille si sceglie che cosa finanziare con una parte delle proprie tasse.


Partinico - Apertura Centro Antiviolenza ADID - Aiuto donne in difficoltà


 


L’Associazione Fidelis Onlus in collaborazione con la Provincia Regionale di Palermo – Direzione Politiche Sociali e il Comune di Partinico, sulla base di quanto stabilito dalla convezione stipulata dalle parti per la realizzazione del Progetto Centro Antiviolenza A.D.I.D – Aiuto donne in difficoltà, fa presente ai servizi sociali, nonché al personale psicopedagogico dei comuni del distretto socio-sanitario n° 41, che dal 01 Giugno 2011 sarà attivo nel Comune di Partinico, presso i locali dei Servizi Sociali – Viale Aldo Moro, 47, il CENTRO ANTIVIOLENZA AD.I.D. Aiuto donne in difficoltà.
 Il Progetto ADID nasce il 1° Marzo 2006 da un’attenta ed accurata indagine sul fenomeno della violenza sulla donna, consapevoli di intraprendere una strada non facile visto il senso di omertà radicato nella nostra società, che conduce le donne a tacere e subire un dolore crudele ed ingiusto. All’inizio non è stato facile far accettare ad una donna che subisce violenza la propria situazione ma piano piano, con tenacia e perseveranza, siamo riusciti a costruire una piccola ma efficace realtà grazie alla realizzazione di uno “Sportello di Accoglienza ed Ascolto Territoriale”, grazie a “momenti di informazione – formazione” realizzati all’interno delle scuole, grazie alla creazione di uno “Sportello virtuale Antiviolenza web” che, a livello nazionale, ci permette di accogliere e supportare donne di tutta l'Italia, e da la possibilità a chiunque di trovare informazione riguardo la tematica sulla violenza alla donna. Il Progetto A.D.I.D. scaturisce dalla presa di coscienza dell’aumento del fenomeno di violenza e dell’emergente bisogno di strutture e servizi che si facciamo carico delle vittime di tanta crudeltà, supportandole a 360° con un aiuto che sia non solo di natura giuridica bensì psico – socio – educativa e riabilitativa del dramma subito, rompendo un silenzio che significa frantumare positivamente un concetto di rapporto fatto di prevaricazione e maschilismo.
Oltre il silenzio vi sono sconfinate realtà fatte di abusi, violenze e incolmabili vuoti esistenziali.
Parlare di violenza si può e si deve ma contestualmente bisogna mettere in campo tutti gli strumenti possibili per contrastarla concretamente e attivamente.
Il fine del Progetto Centro Antiviolenza A.D.I.D. Aiuto donne in difficoltà è proprio quello di dare un’impulso alle azioni di contrasto sul distretto socio-santiario 41 e innescare nuovi strumenti informativi e formativi al fine di colmare quel vuoto di servizi presenti sul territorio e di prevenire il fenomeno della violenza contro le donne attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, dare assistenza psico-pedagogica-legale per le persone e i nuclei familiari che si trovano a vivere situazioni di maltrattamento, violenza fisica e sessuale, conflittualità di coppia.
Pensiamo che l'intervento delle Istituzioni e degli enti locali sia indispensabile nella lotta contro la violenza di genere, ecco perchè con l'occasione vogliamo ringraziare pubblicamente la Provincia Regionale di Palermo - Direzione Politche Sociali, il Presidente Giovanni Avanti, il Sindaco del Comune di Partinico Salvatore Lo Biundo e il Consigliere Provinciale Dr. Antonio Angelo per aver portato avanti con coraggio, costanza e impegno, insieme a noi, questa battaglia nella difesa della dignità della donna!